Direttore e insegnante di organo presso i Conservatori di Venezia e Padova, organista della Basilica di San Marco in Venezia, questo grande virtuoso e grande improvvisatore era uno studioso di antica polifonia. La fantasia inizia con una potente introduzione che presenta elementi di accordi arpeggiati che formano un modello drammatico che riecheggia per diversi passaggi nel corso della composizione. Segue un tema "mosso" pieno di imitazioni che porta un travolgente presto concluso dalla ricorrenza degli arpeggi.
Un movimento quindi meditativo di unandante intensocon moto dove due melodie s’intrecciano, prepara il ritorno del tema. L'aperturaèdedicata a Filippo Capocci, organista a Roma nella Basilica di San Giovanni in Laterano.