invitò ad entrare nelle Figlie di Maria Ausiliatrice, avendo aderito e fatto il noviziato, il 4 settembre 1879, a 32 anni, emise la professione religiosa.
- Per la sua istruzione e abilità educativa fu inviata presto in Sicilia dove
la sua attività divenne prodigiosa e sorprendente, in ventisei anni fondò diciannove case, dodici oratori, sei scuole, cinque asili, undici laboratori, quattro convitti, tre scuole di religione, suscitando l’ammirazione di tutti.
- Suor Morano aveva una ininterrotta unione con Dio, un desiderio di santità e una volontà d’azione salesiana immensa. Morì nel 1908 a 61 anni.
la Legge è riaffermata spesso da Paolo, che ne contesta solo l’uso errato e tutto esteriore:
…poiché non quelli che ascoltano la legge son giusti dinanzi a Dio, ma quelli che l'osservano saranno giustificati. (Rm.2,13)
Or noi sappiamo che la legge è buona, se uno la usa legittimamente… (1Tim.1,8)
Annulliamo noi dunque la legge mediante la fede? Così non sia; anzi, stabiliamo la legge. (Rm. 3,31)
… la legge genera ira; ma dove non c'è legge, non c'è neppur trasgressione. (Rom. 4,15)
Isaia 55,8
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore.
Su questi argomenti l’Apostolo delle Genti mercanteggiato, oscurato, tagliuzzato, imbavagliato, avvilito, storpiato e stuprato dai predicatori di tutti i tempi merita una riflessione tutta particolare.
…noi riteniamo che l'uomo è giustificato mediante la fede, senza le opere della legge. (Rom.3,28)
Marco 7
Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto,insegnando dottrine che sono precetti di uomini». ... Allora i discepoli gli si accostarono per dirgli: «Sai che i farisei si sono scandalizzati nel sentire queste parole?». Ed egli rispose: Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!». Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». Ed egli rispose: «Anche voi siete ancora senza intelletto?
*La Parola di Dio non si risolve in astrattismi fideistici inconcludenti; né nella vaghezza dell'approssimazione; e neppure nelle lotte ecclesiali che ripetono le divisioni del Secolo; e neanche nell'arte, per quanto alto possa esserne il livello, perché la Parola ha una valenza morale, non estetica. La Parola non è soggetta alla moda, né al senso comune, neppure ai piaceri psicologici o intelletivi, o della carne; non ha bisogno di un palcoscenico, né della politica, né dei sindacati, dei dei ricchi e neppure dei poveri... La Parola semplicemente "E'" e non può non essere: tocca all'uomo conoscerla, innanzi tutto, poi decidere se seguirla o ignorarla. Sì perché la Bibbia ci insegna a vivere, non solo per una promessa escatologica di un paradiso lontano, ma già in questa dimensione che è il nostro quotidiano, se vivere in un inferno o cominciare a provare la gioia e la serenità di cui essa solo è garante.