Entrò nell’ordine dei Frati Minori Osservanti a Kilkenny. Con l’avvento al potere di Cromwell venne accusato di aver esercitato il ministero sacerdotale cattolico andando così contro la legge, fu impiccato nel 1653.
- Tommaso Atkinsons, Sacerdote e martire: 1616, martire sotto Giacomo I
Marco Chong Ui-bae e Alessio U Se-yong, Martiri: Corea del Sud. Impressionato dalla gioia che lesse scolpita nei volti di due sacerdoti cattolici che aveva assistito durante il loro martirio, divenne cristiano. Il suo connazionale Alessio U Se-yong, di nobile e benestante famiglia. fu seguito proprio dal catechista Marco Chong per essere introdotto alla fede e ricevere il battesimo. Tornato a casa, dovette però confrontarsi con il disappunto dei familiari. Insieme presso Seoul l’11 marzo 1866 Marco ed Alessio andarono incontro al martirio.
- Pionio di Smirne, Martire: Turchia, Pionio, prete della chiesa di Smime, per la sua modestia e la probità dei suoi costumi, godeva di un’alta reputazione perfino agli occhi dei pagani. Quando si scatenò la persecuzione di Decio, pare che gli ebrei di Smirne fossero particolarmente accaniti contro i cristiani e Pionio fu arrestato forse su loro istigazione. Fu bruciato vivo, mentre dimostrava degnamente fino all’ultimo la sua forza e la sua speranza nella risurrezione, siamo nel 250.
- Trofimo e Tallo, Martiri di Laodicea di Frigia: Turchia, IV secolo, sono martirizzati sotto la persecuzione di Diocleziano
Matteo 10, 34-36
Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
Marco 8,35
Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà.
Matteo 10,32-33
Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
*La Parola di Dio non si risolve in astrattismi fideistici inconcludenti; né nella vaghezza dell'approssimazione; e neppure nelle lotte ecclesiali che ripetono le divisioni del Secolo; e neanche nell'arte, per quanto alto possa esserne il livello, perché la Parola ha una valenza morale, non estetica. La Parola non è soggetta alla moda, né al senso comune, neppure ai piaceri psicologici o intelletivi, o della carne; non ha bisogno di un palcoscenico, né della politica, né dei sindacati, dei dei ricchi e neppure dei poveri... La Parola semplicemente "E'" e non può non essere: tocca all'uomo conoscerla, innanzi tutto, poi decidere se seguirla o ignorarla. Sì perché la Bibbia ci insegna a vivere, non solo per una promessa escatologica di un paradiso lontano, ma già in questa dimensione che è il nostro quotidiano, se vivere in un inferno o cominciare a provare la gioia e la serenità di cui essa solo è garante.